Il Laboratorio per la felicità pubblica di Benevento è un’esperienza promossa da un gruppo di persone che per anni hanno dato vita a un’iniziativa di formazione all’impegno sociale e politico radicata nel contesto ecclesiale, divenuta un modello anche per diverse altre realtà territoriali.
Su quella base i promotori del Laboratorio hanno costruito un luogo di impegno civico per concorre a cambiare e trasformare la realtà in cui operano, adottando la prospettiva della felicità pubblica. Questo tentativo generativo viene portato avanti cercando di non isolarsi nel proprio ambito territoriale di riferimento ma collegandosi a soggetti che operano con finalità analoghe o complementari a livello nazionale.
Il Laboratorio in questi anni ha dedicato particolare attenzione ad alcune questioni che coinvolgono i partecipanti a partire dalla propria dimensione di vita.
Il tema della rinascita delle aree interne o aree fragili costituisce un impegno costante del Laboratorio e per noi rappresenta una declinazione in questo ambito, diremmo un ampliamento, della parola welfare. Come riaccendere la vita in questi territori, favorire la restanza dei giovani o il loro rientro valorizzando nei luoghi di origine le esperienze maturate altrove, rappresentano sfide molto stimolanti sul piano dell’elaborazione di proposte politiche in sintonia con la “coscienza dei luoghi” e di azioni di sviluppo locale. Nelle nostre aree interne cerchiamo di preservare e promuovere beni comuni fondamentali, come le relazioni umane e l’ambiente, sostenendo le politiche e le azioni di cura. In questo modo, producendo relazioni a mezzo di relazioni, i luoghi e le comunità potranno riprodursi e rigenerarsi, restando vivi e altruisti.
Da qualche anno come Laboratorio per la felicità stiano portando avanti con un gruppo di sindaci e amministratori di comuni della provincia di Benevento momenti pubblici di dialogo sul rapporto tra spiritualità e politica. Siamo partiti, in queste riflessioni, da una domanda fondamentale: “E se la vita spirituale fosse una delle condizioni fondamentali di un’intensa vita sociale e politica?”. Abbiamo così dato vita a un luogo di discernimento civile sugli aspetti più rilevanti del nostro vivere in comune, scegliendo un centro di grande richiamo spirituale come Pietrelcina quale sede degli incontri. Tale luogo di discernimenti civile può rappresentare un antidoto alla solitudine di chi fa politica, essendo venute meno altre modalità di confronto, come le sezioni di partito.
Il Laboratorio per la felicità pubblica agisce anche nell’ottica di una mobilitazione dal basso di persone attive nel sociale, nella cultura, nell’impresa, nelle istituzioni locali per rilanciare l’attenzione sulle questioni che riguardano i territori del Mezzogiorno. Uscire da quella condizione di agire sottotraccia, cominciando a conquistare sul tema un po’ di voce anche mediatica. Viviamo una fase complessa in cui noi stessi che operiamo sul piano locale nelle comunità del Sud – nostro intimo luogo affettivo – rischiamo di arrenderci al fatto che non vi siano possibilità di cambiare il loro destino di declino inarrestabile. Vogliamo fare il controcanto a coloro che sostengono non esserci un futuro per il Mezzogiorno. Tanti di noi pensano, invece, e ne abbiamo contezza della presenza attiva in molti luoghi, che proprio le oggettive condizioni di difficoltà possano costituire uno stimolo e un’occasione per costruire nuove strade, cominciando con il rafforzare quanto di buono già c’è.
Alla base di questi ambiti d’intervento c’è il tema della partecipazione delle persone ai processi perché come Laboratorio crediamo fermamente nel rapporto che essa intrattiene con la felicità pubblica. Riteniamo ugualmente meritevoli e importanti sia le utilità di risultato che le utilità di processo. In sostanza con il nostro impegno proviamo ad incrementare la cittadinanza attiva, elemento essenziale per comunità coese, inclusive, aperte e con soddisfacenti livelli di benessere. Anche in questo senso noi intendiamo la parola contribuzione.
Guardando agli esiti delle attività del Laboratorio per la felicità pubblica in termini di policy e di azioni di cittadinanza attiva possiamo citare: per il primo aspetto, le iniziative già messe in atto con un gruppo di sindaci di piccoli comuni della provincia di Benevento per progettare, con una strategia condivisa, interventi di sviluppo locale che partano dalle risorse sociali e naturali del territorio di riferimento ed utilizzando la chiave di unire competenze scientifiche espresse da alcuni esperti del nostro Laboratorio e quelle del livello politico amministrativo; per il secondo aspetto, il Laboratorio, attivando la collaborazione con il mondo universitario e un’associazione di rilievo nazionale, sta realizzando iniziative rivolte soprattutto ai giovani per trovare soluzioni innovative in un’ottica di rilancio e valorizzazione contestuale delle città e delle aree interne, in particolare della provincia di Benevento, con l’obiettivo di creare una comunità di innovatori.